Quello strano tizio non la smetteva mai di gironzolare, sempre con quel suo dannatissimo ghigno, così odioso, così insopportabile.

Gironzolava sempre con gli occhi verso il cielo, come nell’attesa di   un qualche miracolo, anche se lui sosteneva di “sognare”(questo si sa grazie a quei pochi che hanno avuto il coraggio di scambiare qualche parola con lui), probabilmente era così o forse no…Capire cosa macchinava il suo cervello, era una faccenda abbandonata da molti, quindi non lo sapremo mai.

Gironzolava per ore e ore, giorno dopo giorno, con quel suo ghigno e ogni tanto accennava un sospiro e andava avanti sempre così…Finchè un giorno,durante il suo girovagare, si fermò di improvviso e si mise ad ammirare una scena fantastica,una delle più belle che si possano descrivere.

Permettetemi di fare una premessa: Nella cittadina viveva una ragazza molto bella, dai capelli neri ondulati, un bel viso delicato e altrettanto il suo fisichino.

Era famosa per le sue doti canore, di danza e recitazione, frequentava una scuola d’arte…Insomma un Fiore molto raro. Ritornando alla scena a cui stava assistendo quello svampito, che neanche davanti a una scena così bella si tolse quel ghigno dalla faccia, si vedeva questa ragazza, che dipingeva sui volti dei bambini dei motivi floreali o delle trame che ricordano i manti di tigri, gatti e leoni.

Lo strano tizio(immagino) sarà stato rapito non solo dalla bravura nei disegni,ma nell’amore e nella serenità con cui il Fiore(mi piace chiamarla così quella ragazza) realizzava le sue opere d’arte, come se oltre a dipingere sui volti dei bambini,dipingesse anche nel loro cuore, rendendoli felici e allegri.

Mentre lei lavorava, intonava delle canzoni stupende, una gioia per l’udito.

Lo strano tizio, dopo un pò fece capire a tutti che voleva conoscerla a tutti i costi, ma con quel ghigno non credo che avrebbe potuto ottenere buoni risultati, ma forse l’unica dote che potremmo riconoscere nel tizio è il coraggio (dico FORSE).

Ma lui sapeva che il Fiore truccava solo bambini e se si fosse presentato al suo banchetto, con quel ghigno e quel suo fare, sarebbero scappati tutti i bambini e lei forse l’avrebbe presa male. Quindi la dote del  coraggio, ora come ora la possiamo disconoscere in lui.

Lo strano tizio era ancora lì che ammirava quello spettacolo meraviglioso, ma sospirava di tanto in tanto: gli rodeva il fatto di non poter andare lì da lei.

Però d’un tratto, riniziò a gironzolare come prima e a grattarsi il capo,(stava sicuramente macchinando qualcosa) finchè a un certo punto si fermò, fece l’espressione di uno che ha appena avuto un’idea e tirò fuori un cellulare e una rubrica, iniziando a macinare numeri di telefono e a fare telefonate. In base a quello che si poteva capire dalle parole dette dallo strano tizio, stava chiedendo ai suoi parenti (un tizio del genere ha parenti ? Mah !) di andare al banchetto del Fiore , portando con loro anche i loro bambini.

Uno sfruttamento di bambini, solo per favorire l’incontro di questo svampito con quel Fiore bellissimo ? Ma anche se si fosse presentato con delle monete d’oro in mano, con quel suo ghigno, non sarebbe riuscito a parlare con lei ! Ma d’altro canto, la famiglia è sua e sono fatti suoi.

Allora lo strano tizio, dopo uno spropositato numero di telefonate, ritorna verso casa sua correndo (immancabilmente il suo ghigno sempre stampato in faccia !).

Alcuni giorni dopo lo strano tizio ritorna, accompagnato da una schiera di bimbi di ogni età e dal suo ghigno ormai famoso, che si dirigevano da quel Fiore bellissimo.

Lui appariva visibilmente nervoso, ma cercava di trattenersi,mentre il Fiore alla vista di tutti quei bambini era felicissima e li accolse tutti. Lei era entusiasta di truccare tutti quei visini e lo avrebbe fatto con l’amore,  la serenità e la voce soave di sempre, che rendevano il suo lavoro un evento fantastico.

Prima di andarsi a fare truccare, lo strano tizio diede a ogni bambino una moneta e un pezzettino di carta rosso, con sopra scritte parole e lettere.

Fermiamoci un attimo a ragionare: la monetina è comprensibile, poichè la ragazza per ogni visino truccato chiedeva un offerta libera e lo strano tizio ha pensato bene di farlo(menomale), ma i pezzi di carta a che servono ? Lui la sua reputazione l’ha  già rovinata col suo ghigno e i suoi modi di fare scellerati, vuole rovinare la reputazione anche di quelle  creature ? Lo strano tizio peggiora sempre più,ogni giorno che passa.

Andiamo avanti con la storia.

Dopo la consegna del pezzo di carta e della moneta, i bambini ad uno ad uno si fecero truccare dal Fiore, rallegrati dai suoi modi di fare dolcissimi e dalla sua fantastica voce e ognuno di lorò, consegnò la propria moneta e il proprio pezzo di carta.

Il Fiore rimase un pò incuriosita dal fatto che ognuno di essi le consegnasse questi frammenti di carta rossi, ma non fece domande, poichè pensava di poter mettere a disagio i bambini.

Lo strano tizio per tutto il tempo in cui il Fiore lavorò,  non le stacco gli occhi di dosso, completamente perso fra i gesti e la voce della ragazza; lei qualche volta osservava lo strano tizio e gli accennava un bellissimo sorriso, mentre lui ricambiava col suo pessimo ghigno(da prenderlo a pedate!)

Alla fine di tutto, lo strano tizio (col suo ghigno ovviamente) salutò  il Fiore e la ringraziò per il suo lavoro e lei con il suo fare dolce e delicato(che bella ragazza, nonostante il ghigno del tizio, mantiente sempre i suoi modi gentili) ricambiò il saluto e apprezzò molto il ringraziamento.

Dopo quel giorno, lo strano tizio scomparve o si vedeva poco gironzolare, chissà cosa aveva combinato. Alcuni giorni dopo, in città le persone videro il Fiore che andava in giro con un pezzo di carta rosso ,pieno di nastro adesivo,in mano, chiedendo ad ogni persona col suo fare pacato se qualcuno sapesse dove trovare lo  strano tizio con quel suo ghigno, mostrando a tutti il pezzo di carta rosso. Lo mostrò anche a me ed eccolo qui:

Come cavolo gli  è venuto in mente di scrivere una lettera simile ad un Fiore così delicato ? E con quel ghigno ? Più lo osservo quello strano tizio e più non ho parole.

Lei non appare furiosa, perché ha un fare pacato e delicato, ma sono sicuro che dentro di sè ci sia una burrasca d’ira.

Sono sicuro che lei sta chiedendo a tutti dove vive lo strano tizio, per poterlo individuare e sbattergli sul suo dannatissimo ghigno questa lettera a dir poco fuori luogo.

Queste parole, se fossero state dette da un personaggio assennato,normale e di bell’aspetto, sarebbero state accettate sicuramente e oltretutto ci   sarebbe stato scritto un recapito per poter rispondere, perché ne sarebbe valsa la pena.

 

Scritto da: Anonimo